la storia dell' Asti Rugby, il futuro e gli obiettivi

Storia Astirugby - Futuro Astirugby - Per diffondere il rugby - Gli obiettivi


La storia

L'Associazione Sportiva Asti Rugby nasce nell'ottobre 1981, anche se le cronache locali ricordano l'esistenza di una squadra di rugby già nella seconda metà degli anni trenta.
Dopo un periodo non breve di alterne fortune, il riassetto organizzativo del 1998 dà nuovo impulso all'Associazione, la squadra coglie una serie di risultati importanti e nel giugno 99 si aggiudica il campionato regionale di Rugby Seven.
Dopo aver disputato nella stagione 2001/2002 il campionato di C1, nella stagione 2002/2003 l'Asti Rugby presieduta da Marco Marcandetti raggiunge lo storico traguardo della promozione in serie B: obiettivo realizzato grazie al valore di giocatori e tecnici e all'organizzazione societaria, in grado di schierare tutte le formazioni giovanili nei campionati federali cosiddetti "obbligatori".
Diciotto partite vinte sulle venti disputate; la miglior difesa; una guida tecnica di provata competenza formata dal vice allenatore Roberto Spolon e dall'allenatore Loris Salsi. Classe 1950, una carriera da giocatore nelle più prestigiose società italiane, cinque volte vice campione d'Italia, tredici anni di militanza in maglia azzurra (con 30 test match ufficiali contro le più titolate rappresentative del mondo), Loris Salsi costruisce uno squadrone con un gruppo solido di giocatori "formati in casa", rafforzato da innesti stranieri.

Questo l'organico della squadra campione:
Piloni: Giovanni Borrelli, Roberto Camurati, Carlos Zocca, Alessandro Ferro.
Tallonatori: Giuseppe Ruscitti, Matteo Binello.
Seconde linee: Nicolas Epifani, Luca Bianchi, Enzo Carafa.
Terze linee: Giuseppe Viscardi (capitano), Filippo Ghia, Michele Solimeo, Alberto Binello.
Mediano di mischia: Franco Pasquetti.
Mediano di apertura: Corrado Serpone.
Primo centro: Sorin Neacsu.
Secondi centri: Geremia Cainzo, Claudio Marinaro.
Ali: Davide Fornasero, Manuele Leva, Francesco Ricci, Giuseppe Casanova.
Estremo: Marco Galvagno.

Dopo aver disputato il campionato d'esordio in serie B allo stadio comunale di Asti "Censin Bosia", nel 2004 la Società accoglie l'offerta del comune di Costigliole d'Asti, che mette gratuitamente a disposizione l'impianto sportivo, individuando nell'Asti Rugby una possibilità di promozione per l'intera comunità collinare.
La conclusione del campionato vede l'Asti Rugby al quinto posto in classifica generale, miglior piazzamento di tutti i tempi per la squadra astigiana.
Approssimandosi la conclusione della stagione agonistica l'Associazione, ottemperando anche ai disposti della Federazione Italiana Rugby, si costituisce in forma pubblica. Gli associati, compresi molti dei vecchi fondatori, riuniti per l'occasione in assemblea eleggono il nuovo consiglio direttivo e il nuovo presidente: Enzo Carafa.


Il Nostro Futuro

Negli anni 2000 nasce il settore giovanile, che registra in breve tempo una crescita rilevante: aumenta il numero delle squadre e migliora la qualità dei giocatori.
Grande importanza ha rivestito il polo creato a metà degli anni novanta a Castagnole Lanze grazie alla disponibilità di Luigi Piccatto e alla passione di Vincenzo Rossini, Marco Galvagno e Alberto Binello.
Nel 2000 inoltre prende avvio il progetto Scuola Rugby, che coinvolge oltre 3000 studenti di tutte le scuole - elementari, medie e superiori - della provincia di Asti.
Testimonianza del radicarsi in provincia di una 'cultura' rugbistica è la festa del rugby "Prime mete", che ogni anno, dal 2002, chiude l'attività del progetto Scuola Rugby nella sezione riservata alle scuole elementari. Sono coinvolti sul campo da gioco non soltanto oltre 300 bambini, ma anche i relativi genitori ed insegnanti, che possono così valutare come questo sport valorizzi lo spirito di squadra, la capacità di sacrificio e la disciplina, coniugandoli al divertimento e a esperienze formative.
Nella stagione 2002/2003 le compagini under 19 e under 17, affrontano le squadre giovanili di società blasonate. Ciò permette ai giovani atleti di accrescere il proprio bagaglio di esperienze e di imporsi all'attenzione dei tecnici delle società più importanti. Tre giocatori passano alla corte dell'Amatori Ghial Calvisano:
Luca Beccaris, seconda linea, classe 1987, è il primo astigiano ad indossare la maglia azzurra della Nazionale di rugby
Giovanni Binello, centro apertura, classe 1986, debutta in azzurro a Palermo il 4 aprile 2004 contro la Tunisia nel torneo del Mediterraneo riservato alle selezioni under 18.
Michele Solimeo, terza linea, classe 1985, da due anni al Calvisano, conquista nel 2005 il titolo di campione d'Italia under 21.


Per diffondere il Rugby

In campo

L'Asti Rugby promuove la conoscenza e la passione per questo sport con iniziative che nel tempo hanno acquistato portata internazionale.
La prima risale  all'aprile 1985 in occasione di una trasferta di tre giorni a Valence: una simpatica iniziativa nell'ambito delle manifestazioni per il gemellaggio di Asti con la città francese. 
Nel maggio dell'86 la Società organizza il primo torneo internazionale quadrangolare, che vede la squadra astigiana impegnata sul campo del Lungotanaro con  il Valence, squadra della prima divisione francese, gli  inglesi del Beaconsfield Rugby Footbal Club e i torinesi del Rugby Torino.
La riuscita della manifestazione ne suggerisce la riproposizione l'anno successivo: il 16 maggio 1987 l'Asti Rugby organizza allo stadio comunale il 2° Trofeo Internazionale Città di Asti, che vede affrontarsi la Nazionale Italiana B contro la squadra di serie A francese di Romans.
In questa stessa logica rientrano, negli anni successivi, incontri internazionali contro squadre blasonate, quali  il Farul Constanta, campione di Romania e l'Union Rugby South Africa, una selezione della nazionale sudafricana. 
La riorganizzazione del 1998 comporta alcuni anni di 'riflessione', che concentrano in ambito locale l'attività extra campionato della Società.
L'attività internazionale riprende con il tour in Galles dei giocatori  del settore giovanile, che si svolge nell'aprile 2002 presso il Caerphilly RFC: società di Premier League gallese-scozzese nata nel 1897, che vanta un settore giovanile di ben 10 squadre.
 Nel 2003 l'Asti Rugby viene scelto dalla Federazione Italiana come società organizzatrice del test macht di preparazione al torneo delle Quattro Nazioni under 18 fra Italia ed Irlanda.
Conclusa con successo l'esperienza con l'Irlanda, nello stesso anno l'Asti Rugby organizza la manifestazione più importante: l'incontro tra le nazionali maggiori d'Italia e Georgia, che ha luogo il 6 settembre al Comunale.
" I motivi che ci hanno portato qui sono due: le giuste condizioni ambientali per preparare il mondiale e la cordiale assistenza degli amici dell'Asti" : così Marco Bollesan, general manager della nazionale italiana di rugby, motiva la presenza degli azzurri ad Asti.
Duemila tifosi, stadio gremito, tifo correttissimo, cori e applausi per tutti. L'Italia supera i georgiani per 31 a 22, ma a vincere è soprattutto lo sport.
 Nel marzo 2004 nuova trasferta in Galles, questa volta della prima squadra, accompagnata da alcuni elementi dell'under 19. I galletti incontrano il Taffs Well, compagine di terza divisione del campionato gallese-scozzese.
Ormai abituati alla consueta trasferta annuale in terra britannica, anche nel 2005 i Galletti calcano il green inglese: gli astigiani a Salisbury  sconfiggono il quindici del Wheatsheaf, club ad inviti con sede nella città inglese, uno dei più antichi del Regno Unito.
E vent'anni dopo.. in occasione del test match di sabato 30 aprile 2005 al 'Censin Bosia' i padroni di casa astigiani ribaltano il vecchio risultato contro la squadra del Valence con una vittoria seppur di misura per 29 a 27.

.e fuori campo

.Incontri sul campo, ma non solo: l'Asti Rugby promuove il rugby anche con altre iniziative.
Così il 26 marzo 2003 al Diavolo Rosso, nell'ambito delle manifestazioni collaterali alla partita di rugby "Italia-Irlanda under 18", viene organizzata una tavola rotonda ludico sportiva dal titolo "Lo sport a tutto tondo. e ovale". Partecipano giornalisti, allenatori e dirigenti e intervengono Marco Pastonesi de La Gazzetta dello Sport, Carlo Coscia de La Stampa, l'allenatore dell'Asti Rugby Loris Salsi e il dirigente FIR Paolo Granata..
L'anno successivo sempre presso il Diavolo Rosso altra serata dedicata al rugby: oltre alla presentazione della prima squadra, viene ufficialmente istituita la borsa di studio intitolata a Marco Scanavino, che mette annualmente a disposizione di un ragazzo, italiano o straniero, la somma di 5000 euro per studiare e giocare a rugby ad Asti
Nella stessa serata viene presentata l'esperienza di Paolo Familiari, autore del libro "Un urlo oltre la meta" e animatore del progetto per l'adozione a distanza dei bambini congolesi di Pointe Noire. Intervengono alla serata Marco Bollesan, team manager della nazionale italiana, e Lia Capizzi di Sky Sport Italia.


I nostri obiettivi

•  Il rugby è uno sport utile alla formazione dei giovani: per questo intendiamo ricercare la collaborazione con le scuole e la pubblica amministrazione locale.
•  Il rugby valorizza aspetti fondamentali del carattere, insegna il rispetto delle regole e dell'avversario, l'orgoglio, il coraggio individuale e collettivo, la solidarietà e l'unione. I principi del rugby sono molto semplici: avanzare sempre, sostenere il compagno, pressare continuamente l'avversario e non mollare mai. Forti di questi principi, vogliamo entrare in contatto con i ragazzi della città e della provincia, coinvolgerli adeguatamente e portare al tesseramento i ragazzi più interessati.
•  Abbiamo un progetto ambizioso: creare interesse intorno al rugby partendo dalla base. Un progetto che non può prescindere da due condizioni fondamentali:
• l'impianto, centro di riferimento per gli atleti di tutte le categorie.
• la forza della prima squadra, la cui maglia deve diventare l'emblema della nostra comunità.
•  Abbiamo una meta, arrivare alla serie A. I giocatori stranieri aiuteranno a migliorare il livello di gioco, mettendo a disposizione dei compagni la loro esperienza e aiutandoli a superare il provincialismo di campanile.
•  Naturalmente, non molleremo finché non avremo raggiunto lo scopo (e dopo, continueremo.)

 

MG

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