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Il progetto Scuola Rugby presentato ad Asti

Si è svolta questa mattina ad Asti presso il Centro Culturale San Secondo la presentazione del progetto Scuola Rugby, l'iniziativa dell'Asti Rugby che porta la palla ovale nellle scuole elementari e medie di Asti e provincia.
L'interesse di enti e autorità cittadine è stato confermato dalla presenza degli assessori allo sport di Comune e Provincia, Giuseppe Passarino e Maurizio Rasero, del Presidente della Cassa di Risparmio di Asti, Aldo Pia, del vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale, dell'Onorevole Giorgio Galvagno e del presidente provinciale del CONI, Michele Serra. Significativo soprattutto il saluto di Ravinale, che ha sottolineato il valore vitale e gioioso della sport nell'ambito della comunità.
Foto 1Il progetto è stato presentato dal suo coordinatore, il professor Paolo Borsato. Gli interventi dell'Asti Rugby nelle scuole sono iniziati quattro anni fa ma hanno subito quest'anno un aggiornamento e una riorganizzazione, coinvolgendo nella stagione in corso otto scuole medie e alcune elementari. A differenza degli anni scorsi, quando l'attività era soprattutto orientata alla disputa dei Giochi della Gioventù, l'intervento 2005/6 è più organico e strutturato anche se i campionati studenteschi rimarranno una parte importante del progetto. Una conferma si è avuta dalle parole del vicepresidente regionale della FIR, Giorgio Zublena, che ha comunicato l'affiliazione alla Federazione di cinque scuole medie astigiane (Mombercelli, Montegrosso, Montechiaro, Castell'Alfero e Costigliole), prassi diffusa nel mondo del rugby ma senza precedenti nella nostra provincia. Le scuole citate potranno d'ora in avanti svolgere attività federale, al pari di qualunque altro sodalizio rugbystico. Cuore della mattinata è stato ovviamente l'intervento di Marco Bollesan, uomo immagine della Federazione, che dopo la proiezione di un breve filmato promozionale ha ricordato ancora una volta il valore formativo che contraddistingue lo sport della palla ovale. Un insieme di etica, lealtà e rispetto il cui connubbio con l'attività scolastica è del tutto naturale.
Foto 2Bollesan ha poi ricevuto dalle mani di Enzo Carafa, presidente dell'Asti Rugby, una maglia da rugby a simbolica rappresentanza del “gioco” completo che l'Asti, seguendo l'invito della FIR e del suo presidente Dondi, donerà ai bambini della scuola di Murama, in Ruanda, nell'ambito di un progetto congiunto Federugby-Unicef. Significativo anche il saluto di Renato Goria, dirigente Asti Rugby con delega al progetto scuola, che da uomo di impresa qual è ha sottolineato come il rugby sia veicolo di un valore decisamente scarso in Italia: la capacità di fare gruppo e fronte comune di fronte alle avversità.
In chiusura i molti ragazzi presenti, in rappresentanza delle scuole coinvolte e delle giovanili Asti Rugby, hanno ricevuto come strenna natalizia il volume “Un urlo oltre la meta” di Paolo Familiari, volume pubblicato dall'editore di Villa San Secondo Scritturapura. Scontato e ben accetto l'assalto finale dei ragazzi a Marco Bollesan per autografi, foto ricordo e qualche domanda che i rugbysti in erba non hanno avuto il coraggio di fare in pubblico.
A margine della mattinata, l'assessore Passarino ha comunicato che lunedì 19 sarà ufficialmente consegnato alla ditta appaltatrice il cantiere per la realizzazione dei nuovi campi al Lungo Tanaro, il nucleo originario della futura casa  del rugby astigiano

Foto 1: Il presidente dell'Asti Rugby Enzo Carafa consegna a Marco Bollesan una maglia biancorossa, a rappresentare il gioco di maglie che l'Asti ha donato nell'ambito del progetto FIR-Unicef per il Ruanda

Foto 2 : Marco Bollesan firma autografi, sfruttando il volume "Un urlo oltre la meta" regalato a tutti i ragazzi presenti.

 



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